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Che cosa gusti?

Che cosa gusti?

Kids n°11

Una breve esercizio di meditazione per i più piccoli: si assapora qualcosa e ci si concentra al cento per cento sulle sensazioni del cibo.

La sezione Kids nasce per raccogliere brevi racconti ed esercizi di mindfulness adatti ai più piccoli.

Leggi la trascrizione della puntata

Oggi ti propongo di allenare la concentrazione della mente attraverso uno dei nostri cinque sensi: il gusto. Come si fa? Si assapora qualcosa e ci si concentra al cento per cento sulle sensazioni del cibo. Ti invito a mettere pausa e ad andare a prendere qualcosa di piccolo e buono che puoi mangiare in un solo boccone. Ti posso consigliare lo spicchio di un’arancia, un pomodorino ciliegino. Cerca qualcosa di semplice e tienilo poi tra le mani. Quando se pronto/a, siediti e osserva questo oggetto, questo boccone di cibo che hai tra le mani. Guarda com’è fatto, annusalo un pochino, toccalo con le dita, magari è morbido, magari è sbricioloso. Pensa, per un istante, a tutte le persone che hanno contribuito a fare in modo che quel pezzettino di cibo arrivasse proprio tra le tue mani. Se hai uno spicchio d’arancia, ovviamente c’è qualcuno che ha coltivato l’albero delle arance, qualcuno che ha raccolto l’arancia, qualcuno che l’ha trasportata fino al supermercato, qualcun altro che l’ha trasportata dal supermercato a casa. Sono già tantissime persone. Poi in realtà ci sarà anche chi ha coltivato la terra prima della raccolta delle arance. Se il cibo che hai tra le mani è diverso anche il processo di produzione è diverso. Prova a scoprirlo, prova a pensare a quante persone hanno lavorato per te e per fare in modo che in questo momento tu possa mettere in bocca questo pezzo di arancia, di pomodorino, qualsiasi cosa tu abbia scelto. Se ci pensi bene, non ci sono solo le persone, c’è anche la terra che ha fatto crescere le piante o la pioggia che le ha innaffiate, il sole che ha scaldato il seme o il frutto. Insomma, non solo persone, ma anche animali oppure pezzi di terra che hanno fatto in modo che oggi tu potessi mettere in bocca questo boccone. Non solo questo boccone! Vale per tutto il cibo che mangi. Ogni volta che mangiamo possiamo dire grazie a tutte queste persone. Facciamolo sicuramente adesso e poi prepariamoci a mangiare il nostro boccone, il nostro spicchio d’arancia, il nostro pomodorino e a concentrarci solo sulle sensazioni della bocca. Mi raccomando: non mordere subito! Prova prima a tenerlo un po’ in bocca senza masticare, a muovere la lingua, a sentire che cosa e che tipo di gusto c’è. Poi inizia a masticare lentamente, a sentire come cambia in bocca, cosa succede, magari aumenta la saliva. Riesci a masticare piano o ti viene da masticare forte e mandare giù? Prova a curiosare con quello che hai in bocca e a sentire come va, cosa senti, e in che punto della lingua senti il gusto, perché ci sono vari gusti e varie parti della lingua che vengono sollecitate in maniera diversa. Quindi, puoi fare questo gioco con tanti cibi diversi e sentire come va. Dedicati il tempo che serve per ogni boccone e ricordati ogni volta che mangi di tutte le persone, animali, cose che hanno permesso a te di saziarti e di mangiare e che hanno lavorato perché tu potessi gustare qualcosa di buono. Siamo un po’ tutti connessi e collegati e, se coltiviamo il nostro buon cuore, stiamo tutti meglio.

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