Addomesticare la mente è importante, allenare il buon cuore, chiedersi qual è il bollettino meteorologico della nostra mente: sono tutti modi che abbiamo per conoscerci di più e per prenderci cura delle nostre emozioni e dei nostri pensieri. È importante anche vedere che cosa succede al corpo quando pensiamo a qualcosa o proviamo un’emozione. Ad esempio, quando qualcuno si vergogna diventa tutto rosso, oppure quando mi arrabbio sento che aumenta il battito del cuore, oppure quando ho paura sento tutto un nodo alla gola. Questi sono tutti segnali del nostro corpo che sono legati a quello che pensiamo, a quello che proviamo ed è normale. Tutti hanno questi segnali, più o meno forti, ed è importante imparare a riconoscerli perché così possiamo sapere più facilmente come stiamo e come possiamo prenderci cura di noi. Quando, nel corso della giornata, succede qualcosa che magari ci agita o ci fa paura, proviamo a chiederci: Come sta il mio corpo ora? Sento qualcosa da qualche parte? Così posso imparare come funziono, cosa succede quando ho tanta paura, oppure cosa succede quando mi agito. Se dovesse mai ricapitare invece di spaventarmi posso dire Oh, il cuore sta battendo fortissimo perché probabilmente sono agitato/a. Così imparo a diventare un tutt’uno con la mente e con il corpo. Quindi, quando vedi qualcuno che è agitato o tu ti senti agitato, è una buona norma, una buona usanza chiedersi Come sta il mio corpo ora? Cosa sento dentro? C’è qualcosa che sento di più o qualcosa che sento meno? Possiamo aiutarci anche in famiglia a farlo l’un l’altro. Magari quando vediamo che qualcuno è triste possiamo chiedere Ok, nel corpo dov’è questa tristezza? C’è un colore per la tristezza? O una forma? Pian piano ci sganciamo dai pensieri e ci riconnettiamo con il nostro corpo e impariamo a diventare un tutt’uno.