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Lettera

2021nontitemo n°31

L’ultimo giorno e l’ultima lettera. La proposta per concludere questo percorso insieme è di scrivere una lettera al nostro sé futuro di quando avremo 99 anni.
Come vogliamo sentirci al termine della nostra vita?
Cosa vogliamo poterci dire?
Cosa vogliamo sapere di aver vissuto, di aver fatto?
Come vogliamo essere ricordati?
Il mio invito è di concentrarsi sull’aspetto emotivo piuttosto che sui traguardi materiali. Un augurio che fate al voi del futuro.
È davvero illuminante. A volte ci perdiamo tra cose da fare, pensieri, seghe mentali (chiamiamole col loro nome), persone o situazioni… e non diamo mai abbastanza tempo e spazio a quelli che sono i valori che vogliamo portare avanti nella nostra vita, alle azioni che rispecchiano quei valori, semplicemente perché c’è poca chiarezza, poco tempo, poca attenzione a questo aspetto.
E’ un mese che lavoriamo su di noi, scriviamo, pratichiamo, ci ascoltiamo, proviamo, sperimentiamo.
Spero che sia stato un percorso piacevole, leggero ma anche profondo e che in qualche modo vi abbia aiutato a ritornare un po’ in contatto, abbassare il rumore, fare spazio, fare pulizia e prendervi cura di voi per poter essere poi pronti a incontrare anche gli altri, a prenderci cura degli altri.

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Buongiorno.
Siamo arrivati al 31, all’ultimo giorno di questo 2021 Non Ti Temo.
E’ un mese che lavoriamo su di noi, scriviamo, pratichiamo, ci ascoltiamo, proviamo, sperimentiamo. Spero che sia stato un percorso piacevole, leggero ma anche profondo e che in qualche modo vi abbia aiutato a ritornare un po’ in contatto, abbassare il rumore, fare spazio, fare pulizia e incontrare parti di noi, di adesso, di quando eravamo piccoli, e prendercene cura per essere poi pronti a incontrare anche gli altri, a prenderci cura degli altri.

L’ultimo giorno e l’ultima lettera. Questa è una lettera speciale, calza a pennello con il nostro 31 dicembre.
La proposta per concludere questo percorso insieme è di scrivere una lettera al nostro sé futuro di quando avremo 99 anni. Non credo ci siano centenari che mi stanno ascoltando, quindi penso di poter parlare per tutti e dire che in questo caso, per ogni persona, sarà un viaggio nel futuro. A 99 anni stiamo volgendo al termine biologico di questa vita almeno, quindi è importante chiederci come vorremmo stare, cosa vorremmo sentire. Sicuramente vorremmo stare in salute ed essere presenti a noi stessi e agli altri, questo penso sia l’augurio di tutti.

Il mio invito è di concentrarci sull’aspetto emotivo.
Come vogliamo sentirci al termine della nostra vita?
Cosa vogliamo poterci dire?
Cosa vogliamo sapere di aver vissuto, di aver fatto?
Come vogliamo essere ricordati?

In qualche altro audio avevo proprio parlato dell’esercizio dell’epitaffio, di scrivere cosa vorreste che parenti/amici/conoscenti dicessero al vostro funerale. Questo è un esercizio simile, un augurio che fate al voi del futuro. È davvero illuminante. A volte ci perdiamo dietro pseudo-valori, cose da fare, pensieri, seghe mentali (chiamiamole col loro nome), persone o situazioni …e non diamo mai abbastanza tempo e spazio a quelli che sono i valori che vogliamo portare avanti nella nostra vita, alle azioni che rispecchiano quei valori, semplicemente perché c’è poca chiarezza, poco tempo, poca attenzione a questo aspetto. Si va avanti giorno dopo giorno (per carità ottimo, si sta nel presente), però la visione d’insieme manca e così ogni tanto si sballano le priorità. Quest’anno ci ha insegnato tante cose sulle nostre priorità, sul tempo, sulle scelte, sulle rinunce, sulle cose che davamo per scontate. Penso che sia stato faticoso e difficile per tutti, in maniera diversa, ma che abbia anche portato un grande insegnamento e grandi riflessioni.

Ora vorrei che ci spingessimo oltre e che, grazie anche a tutto quello che abbiamo vissuto e imparato in questo 2020, provassimo a scrivere questa lettera al nostro novantanovenne che c’è in noi. Come vorremmo che stesse? Ci sono degli studi e delle ricerche fatte su persone in fin di vita, che vengono magari intervistate e gli si chiede quali sono i rimpianti o i rimorsi e come si sentono. Se vi capita, cercatele, perché sono illuminanti e permettono veramente di iniziare a mettere tutto quanto in prospettiva. Le ricerche ci sono utili perché gli esempi degli altri ci danno materiale umano per la nostra crescita, ma adesso è il momento di stare semplicemente con noi e di chiederci che lettera vorremmo scrivere al nostro sé novantanovenne?

Io vi saluto, vi ringrazio di essere stati con me tutto questo mese. È stato un mese di grande pratica e ascolto anche per me, ho seguito le mie stesse indicazioni. Spero con il cuore che vi abbiano aiutato ad arrivare con un cuore più disteso a questo nuovo anno. Vi abbraccio tutti. Fatemi sapere come state, se scrivete questa lettera, se ci sarà modo di condividere questa esperienza insieme.

Ci vediamo nel 2021. A presto.

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