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Respirare con la pancia

Respirare con la pancia

Kids n°6

Il respiro è il nostro più grande amico, è sempre con noi e possiamo allenarci a sentirlo…

La sezione Kids nasce per raccogliere brevi racconti ed esercizi di mindfulness adatti ai più piccoli.

Leggi la trascrizione della puntata

Come mai è importante meditare attraverso il respiro? Perché è il modo più facile per iniziare perché tutti respiriamo e tutti sappiamo come fare e perché possiamo ricorrere al respiro in ogni momento della giornata e in qualsiasi luogo. Se io sento che sono agitata a scuola, magari prima di una verifica o di un’interrogazione, sono seduta nel mio banco, non devo fare niente di strano ma posso portare una mano alla pancia e, anche senza chiudere gli occhi, sentire il mio respiro. Cosa sto facendo in questo momento? Sto addomesticando la scimmia, la sto prendendo per mano, le sto dicendo lascia andare tutti quei pensieri sulla paura dell’interrogazione, sui compagni, sulla verifica, sulla mamma a casa. Questo è un momento per ritrovare la calma e la tranquillità quindi concentro la mia mente in un’unica cosa, perché se la lascio scappare tra mille pensieri e mille emozioni mi sento meno bene, la scimmia scappa da tutte le parti, salta in tutti i rami e non mi aiuta. Io adesso le dico con fiducia, con serietà ma gentilezza, che per un istante, anche il tempo di un semplice respiro, pensa a una cosa sola, cioè a respirare. Come faccio? Poggio la mano sulla pancia, mi concentro e penso a notare tutte le sensazioni della respirazione: inspiro e sento la pancia che si gonfia dal basso verso l’alto e diventa un palloncino, magari sento l’aria che passa tra i denti, il palato, la lingua e poi arriva alla pancia; espiro e sento la pancia che si sgonfia e l’aria che esce dal naso oppure dalla bocca. Posso farlo una sola volta o due volte e già cambierà moltissimo, per questo è importante meditare quando siamo a casa, prima di andare a letto o la mattina prima di uscire di casa, perché chiedo alla mia mente di abituarsi a notare questo respiro ma in un momento in cui sono tranquillo/a. Sarà più facile rispetto a quando sono in classe o poco prima della verifica. L’allenamento serve proprio a questo. Prima di andare a letto magari non c’è nessuna fretta, nessuna ansia e posso dire “Sai cosa c’è, mente? Oggi, scimmietta mia, ti tengo in braccia e sentiamo insieme tre respiri completi”. Sarà più facile farlo a casa e questo allenamento ci aiuterà in altri momenti, quando magari sentiremo le emozioni un po’ più difficili, un po’ più di agitazione. Sarà uno strumento importante che possiamo utilizzare sempre, in qualsiasi momento. Non serve avere una posizione particolare o gli occhi chiusi, basta respirare: ci aiuta quando siamo in ansia, quando siamo preoccupati, quando non sappiamo come stiamo. Ancora una volta, mano sulla pancia: inspiro e gonfio la pancia, espiro e sgonfio la pancia.

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