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Solstizio d'estate

Solstizio d’estate

Meditazione Guidata n°5

Il Solstizio d’Estate, in ogni tradizione, ha un significato simbolico molto importante: la luce che vince sulle tenebre, il bene sul male, i talenti sui lati oscuri, dandoci il permesso di lasciar andare il passato per poter -finalmente- rinascere al nuovo.

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Questa pratica è pensata per il giorno del solstizio d’estate, che è anche la giornata internazionale dello yoga. Ti darò alcune brevi indicazioni per iniziare e poi sentirai il suono di una campana. Quello sarà l’inizio vero e proprio della pratica.

Il giorno del solstizio è la giornata in cui nel nostro emisfero si ha il più alto numero di ore di luce, una data festeggiata da ogni cultura e in ogni parte del mondo anche se in maniera diversa. È una notte che spesso viene considerata magica, perché segno tangibile del movimento della terra. Si festeggia la potenza del sole, si celebra la luce e l’inizio dell’estate.

Per prepararti a questa pratica ti chiedo di avere a portata di mano due foglietti di carta e una penna e di predisporre una candela accesa all’altezza degli occhi. È importante che la candela abbia una posizione stabile e che sia a una distanza di circa venti o quaranta centimetri dai tuoi occhi. È importante che la testa rimanga quanto più possibile dritta. Ti chiedo, per ultimo, di avere anche un piccolo cestino o un contenitore dove poter bruciare in sicurezza un fogliettino di carta. A questo punto siediti su un cuscino o su una sedia e siamo pronti ad iniziare.

Trova una posizione comoda e stabile in modo che gli occhi possano fissare in maniera quanto più possibile dritta la fiamma davanti a te. Per iniziare con questa pratica di concentrazione, si consiglia di scegliere il punto più stabile della fiamma, ovvero quel puntino luminoso, solitamente rosso vivo, che c’è appena sopra lo stoppino. Individualo e inizia a fissarlo senza battere le palpebre. All’inizio è normale provare un po’ di fastidio o iniziare anche a lacrimare dopo pochi secondi. Se capita, chiudi gli occhi e prova a immaginare la fiamma che hai appena visto esattamente davanti a te. Lascia che gli occhi si rilassino e, quando ti senti nuovamente pronto, apri gli occhi e torna a fissare la fiamma nel suo punto più stabile. Se dovesse tornare il fastidio o le lacrime, chiudi nuovamente gli occhi e immagina solamente la forma della fiamma davanti a te, cercando di ricostruirne con la mente ogni particolare. Continua, alternando momenti con gli occhi aperti a momenti con gli occhi chiusi e, se fosse necessario, per allentare lo sforzo puoi anche sbattere le palpebre un paio di volte.

Quando ci concentriamo, i nostri pensieri sono focalizzati su un particolare argomento, in questo caso è la fiamma della candela. Scegliendo un oggetto di concentrazione, è più facile che la mente smetta di vagare. Questa è una pratica che considera che il movimento dei bulbi oculari sia collegato ai processi mentali. Fissando gli occhi, anche la nostra mente diventa più ferma. Arriva dal mondo dell’hatha yoga e oggi si celebra appunto la giornata internazionale dello yoga assieme al solstizio d’estate. Ho scelto questa pratica per l’utilizzo del fuoco che, nei vari rituali legati al solstizio, è spesso presente. Il fuoco è un simbolo del sole ed è particolarmente importante in queste giornate che sono considerate le più luminose dell’anno e quelle in cui si celebra l’inizio dell’estate. L’estate, appunto, è la stagione dell’anno in cui si raccolgono i frutti della natura, in cui ci si riposa e ci si apre a un periodo di leggerezza e vacanza. È la stagione in cui trionfa il sole con la sua luce e dove il sole ci incoraggia ad aprirci alla vita, ad accogliere questa ondata di energia e a mostrare la luce che abbiamo dentro di noi. L’estate è il momento che ci permette di aprire il cuore con calore e leggerezza, per mostrare la nostra parte più autentica e luminosa. Ma che cosa significa aprire il cuore?

Prova a pensare a un momento in cui eri piccolo e potevi finalmente dire “sono iniziate le vacanze”. Prova a immaginare qualche scena o a rivivere dentro di te quel momento di gioia, spensieratezza ed estrema fiducia nel futuro. Quand’è l’ultima volta, da adulto, che ti sei aperto alla vita con la stessa fiducia e la stessa leggerezza? Quand’è l’ultima volta che ti sei aperto all’altro? Quand’è l’ultima volta che ti sei aperto alla possibilità di vivere pienamente questo momento senza pensare al passato. Spesso è proprio questo attaccamento al passato a impedirti di aprire il cuore ora, in questo istante, l’unico momento davvero vivibile e reale. Aprire il cuore richiede uno sforzo e non è affatto facile. Anzi, la mente tenderà a rafforzare tutti i nostri meccanismi di difesa: ci farà tornare in mente frasi come “meglio soli che male accompagnati”, “chi ama sta male, soffre”, “l’amore non esiste” oppure “prima o poi mi fregheranno”, “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Sono frasi con cui spesso siamo cresciuti e che ci portano a chiudere il cuore. Ripetersi queste frasi ci impedisce di aprirci verso l’altro e ci chiude invece dentro la paura di essere feriti. Noi però possiamo provare ad andare oltre questo fastidio o questa paura, iniziando ad accogliere tutti i sentimenti, compreso il fastidio, che arrivano nel momento in cui decidiamo di aprire il cuore e di uscire allo scoperto. Aprire il cuore significa anche aprirsi alle nostre ferite, osservare le nostre paure, abbracciarle. Significa darsi la possibilità di ascoltare ciò che normalmente respingiamo perché ci fa paura. In questo momento dell’anno abbiamo il sole dalla nostra parte e tutto il calore, non solo fisico, di cui abbiamo bisogno. Proviamo quindi a darci la possibilità di prenderci cura delle nostre emozioni senza giudicarle, senza condannarle, senza respingerle. Proviamo solo a contenerle in un abbraccio, senza alcuna aspettativa di capirle, cambiarle o spiegarle. Aprire il cuore significa riconoscere tutto quello che c’è in questo momento: gioia, tristezza, dolore, ansia, paura. Che cosa c’è nel tuo cuore in questo momento?

Il primo passo per aprire il cuore è riconoscere ciò che sei, passando attraverso tutto quello che continui a evitare, tutto quello che  fa paura, tutto quello che è fastidioso o noioso. Passando attraverso ogni emozione e lasciandola fluire. Ci vuole coraggio, perché farlo significa avere a che fare con la paura e uscire dalla propria zona di comfort, quella che, anche se scomoda, conosciamo.

Il sole rimarrà in questa posizione propizia per tre giorni. È una posizione favorevole per iniziare ad aprire il cuore e per farlo sfruttando una calorosa energia che ci spinge al nuovo che arriva e che lascia invece andare il vecchio che ci trattiene.

Vorrei proporvi quindi di terminare questa pratica facendo un po’ il punto della situazione.
Ti chiedo di prenderti qualche minuto per riflettere sulla tua vita e sul momento in cui ti trovi. Forse hai fatto dei progetti a inizio anno, forse hai degli obiettivi a lungo termine. Sei ancora in linea con ciò che ti eri prefissato? Cos’è il momento di lasciar andare per poter fare spazio al nuovo? Se necessario, metti in pausa anche questo audio e prendi il tuo tempo per ascoltarti.

Quando sei pronto, prendi uno dei foglietti di carta e scrivi in maniera sintetica tutto ciò che vuoi lasciar andare. Avvicinalo quindi alla fiamma della candela accesa e lascialo bruciare. Successivamente, prendi l’altro foglio e concentrati invece sul nuovo e su ciò che vorresti fare, su ciò a cui vorresti fare spazio. Anche qui, prenditi qualche minuti e scrivi uno o più intenti per il futuro in modo chiaro e preciso utilizzando il tempo presente e la forma positiva. Quindi, invece di scrivere “Non sarò più ansioso”, scrivi “Sono una persona serena ed equilibrata”, ad esempio. Questo è un foglio che ti chiedo di conservare. Tienilo in tasca a portata di mano o di vista. Quando hai fatto questo passaggio ti chiedo di tornare seduto e chiudere gli occhi per concludere.

Fare il punto della situazione significa anche prendersi il tempo per riconoscere e ringraziare tutte le cose  buone e meravigliose che la vita ci offre ogni giorno e che spesso diamo per scontate. Prenditi il tempo per notare tutti i passi fatti e ripercorrere tutto ciò che hai realizzato finora. Concediti qualche minuto di gratitudine sincera e incondizionata per tutto ciò che c’è, dal cibo alla casa, alla semplice possibilità di poterti prendere qualche minuto per ascoltare una meditazione.

Ti ringrazio per questo tempo trascorso insieme e ti auguro di vivere i prossimi giorni come l’estate, solare, aperta, amorevole e gioiosa.

A presto.

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