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Ascoltare i miei bisogni

Ascoltare i miei bisogni

Meditazione Guidata n°32

Prenderci cura di noi non è qualcosa di negativo. Anzi è cruciale per avere energia e prenderci davvero cura degli altri. Cosa succede in noi se ci diamo il permesso e lo spazio per prenderci cura dei nostri bisogni PRIMA di quelli di qualsiasi altra persona?

Non è affatto semplice, anzi.
Ma potrebbe essere l’unica chiave di accesso alla possibilità di essere veramente di aiuto e disponibili all’altr* che sia nostro figlio, un nostro genitore, un amico o la propria compagna.

E dunque come possiamo fare per metterci al primo posto?

Questa la sfida da incontrare in meditazione oggi.

Leggi la trascrizione della puntata

Ci riconnettiamo con noi.
Potremmo essere distratti da qualche rumore… lasciamo che ci sia.

Quello che vi chiedo di fare in questa pratica è ricreare quello spazio di ascolto, quello spazio rilassato in cui possiamo consentirci di sentire le nostre emozioni. Non è sempre semplice. I ritmi o gli stimoli esterni possono rendere la nostra capacità di sentire come stiamo un po’ annebbiata. Potrebbero esserci dei momenti in cui abbiamo bisogno di aiuto. Potrebbe essere ascoltare una playlist o della musica particolare o vedere un film che magari parla di tutt’altro ma ci aiuta a entrare in contatto con delle parti di noi e con delle emozioni che magari sono legate ai loro motivi e non a quelli del film. Il film, la musica o qualsiasi altro strumento diventano un veicolo per tornare a noi. In una vita con i nostri ritmi è importante renderci conto di quando abbiamo bisogno di un determinato veicolo o semplicemente di spazio per sentire le nostre emozioni. È probabilmente la prima e più importante azione che possiamo fare per prenderci cura di noi: sentire come stiamo. Molto spesso riempiamo le giornate di azioni che hanno a che fare con il prenderci cura di qualcun altro o di qualcos’altro e noi veniamo all’ultimo o penultimo posto. Rendersi conto che prenderci cura di noi è primario non è così semplice perché ci scontriamo con anni di idee o condizionamenti che ci portano a credere che sia un atto molto egoistico mettersi al primo posto, che prima vengono gli altri e poi io. In realtà, prenderci cura di noi è importante anche per prenderci cura davvero degli altri. Quando io mi prendo cura di me, quando mi occupo del mio benessere ho l’energia e la centratura per occuparmi degli altri. Com’è per voi se vi dico che il vostro compito per la prossima settimana è mettere i vostri bisogni emozionali al primo posto, prima di qualsiasi altra cosa o persona?

Questa settimana mi occuperò per prima cosa dei miei bisogni.

Provate a ripetere questa frase dentro di voi e a sentire com’è.

Questa settimana mi occuperò per prima cosa dei miei bisogni.
La cura di mia mamma, mio figlio, mio nonno, il mio compagno o la mia compagna viene dopo.

Com’è dire questa frase?
Com’è dirsi Vengono prima i miei bisogni di quelli di mio figlio o di mia mamma o di mio nonno o del mio compagno o compagna?

Proviamo a pensare a quando siamo riusciti a prenderci davvero cura dell’altro, a farlo nel migliore dei modi. Pensiamo a quanto è importante che io stia bene, che io sia centrato/a per essere davvero una buona mamma, una buona figlia, una buona compagna, un buon padre, un buon compagno, un buon figlio.

Questa settimana metterò al primo posto i miei bisogni.
Quando mi prendo cura di me è più facile prendermi davvero cura degli altri.

Proviamo a dire
Mi voglio prendere più cura dei miei bisogni anziché di quelli di…
mio figlio, mia mamma, il mio compagno…

Sono frasi molto forti perché incontrano tante parti di noi e più è forte la reazione più è importante che io l’ascolti, senza giudizio, semplicemente così com’è.
Se c’è senso di colpa, ascoltiamo che c’è il senso di colpa.

Poi lascio andare questi pensieri, queste idee, queste sensazioni e torno a me. Mi chiedo:
Come posso mettermi al primo posto?

Arriveranno una serie di risposte molto rapide a questa domanda. Provate a lasciarle andare tutte e a stare di nuovo con la domanda e con quello che emerge dopo, in seconda battuta.
Come posso mettermi al primo posto?
Che cosa posso fare per prendermi cura dei miei bisogni e per avere lo spazio per ascoltare le mie emozioni?

Provate  a formulare una risposta a queste domande. Può essere una cosa semplice: più tempo per me, una coccola, un gesto di cura. Non c’è niente di giusto o sbagliato, solo quello che sentite. Provate a formulare l’intenzione di dedicare un po’ di tempo ogni giorno per la prossima settimana a questa cosa.
Come posso prendermi cura dei miei bisogni e ricavare uno spazio, un tempo, per ascoltare le mie emozioni?

Uno spazio che sia senza sensi di colpa. Non è detto che sia semplice o che già da subito sia uno spazio di libertà senza l’idea di togliere qualcosa a qualcuno, anzi, ci vuole tempo, ci vuole pratica. Con il tempo e con la pratica, con la consapevolezza, con l’esempio, con la dimostrazione che più mi prendo cura di me e meglio sto con gli altri e meglio sono per gli altri… più riusciamo poi a ritagliarci questo spazio di cura e di ascolto di noi, prima degli altri, lasciando andare il senso di colpa, i doveri e un’altra serie di blocchi.

Questa settimana mi prenderò cura per prima cosa dei miei bisogni.

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